Il Cimitero militare italiano
Il cimitero si trova sulla strada che porta a Mignano Montelungo, nell'area che si colloca in provincia di Caserta, ma a due passi dal confine con la provincia di Frosinone. Esso è stato realizzato in questo luogo su una collina dolce che guarda verso la gola che passa sotto San Pietro Infine dove è stata combattuta una battaglia cruenta a dicembre del 1943 per dare possibilità agli Alleati di accedere al quadro delle successive battaglie intorno a Cassino. Vi sono seppeliti 927 soldati italiani.
Importante e lunga è stata la battaglia combattuta nell'area. Oltre ai numerosissimi morti, vi è una testimonianza diretta e inequivocabile nelle rovine della città di San Pietro Infine che sono lì a dimostrare quanto feroce sia stato lo scontro. Della fiorente città rimangono solo le rovine e le grotte dove si nascondevano i cittadini. Un museo e una fondazione sono lì a testimoniare ciò che successe in quel maledetto dicembre.
In quel momento così tragico però vi è da sottolineare l'importanza della presenza dei militari italiani per la prima volta a fianco degli Alleati per combattere la resistenza tedesca che si era attestata sulla Linea Gustav.
Il cimitero è strutturato su sei gradinate a destra e a sinistra delle scale che portano all'altare posto sotto una struttura che contiene sulle sue ali ulteriori tombe a cassetta.
Quello che colpisce del filare delle tombe è che in ogni tomba sono sepolti più di un soldato e su alcune lapidi c'è scritto "ignoto".
Nessun fiore colora le tombe, un rosario pende su qualche croce. Questa scelta rende ancora più triste e sacro questo luogo. Tutto intorno però dolci colline con pinete verdi danno il senso che la morte è comunque servita per dare vita a questa terra e al futuro dell'Umanità.
Uscendo dal sacrario si può visitare il piccolo museo militare che è stato allestito in loco e che contiene diverse armi usate nel conflitto e sopratutto documenti interessanti che riportano gli ordini che venivano dati ai militari italiani per orientarne l'azione.
Importante e lunga è stata la battaglia combattuta nell'area. Oltre ai numerosissimi morti, vi è una testimonianza diretta e inequivocabile nelle rovine della città di San Pietro Infine che sono lì a dimostrare quanto feroce sia stato lo scontro. Della fiorente città rimangono solo le rovine e le grotte dove si nascondevano i cittadini. Un museo e una fondazione sono lì a testimoniare ciò che successe in quel maledetto dicembre.
In quel momento così tragico però vi è da sottolineare l'importanza della presenza dei militari italiani per la prima volta a fianco degli Alleati per combattere la resistenza tedesca che si era attestata sulla Linea Gustav.
Il cimitero è strutturato su sei gradinate a destra e a sinistra delle scale che portano all'altare posto sotto una struttura che contiene sulle sue ali ulteriori tombe a cassetta.
Quello che colpisce del filare delle tombe è che in ogni tomba sono sepolti più di un soldato e su alcune lapidi c'è scritto "ignoto".
Nessun fiore colora le tombe, un rosario pende su qualche croce. Questa scelta rende ancora più triste e sacro questo luogo. Tutto intorno però dolci colline con pinete verdi danno il senso che la morte è comunque servita per dare vita a questa terra e al futuro dell'Umanità.
Uscendo dal sacrario si può visitare il piccolo museo militare che è stato allestito in loco e che contiene diverse armi usate nel conflitto e sopratutto documenti interessanti che riportano gli ordini che venivano dati ai militari italiani per orientarne l'azione.
Percorso virtuale nel Cimitero
L'ingresso del sacrario