Il museo è situato all’interno di un parco verde davanti alla chiesa monumentale di S. Maria della Libera, al centro del comprensorio archeologico di Aquino, nel punto di raccordo tra la città romana e quella medievale. Il museo è stato realizzato il 17 dicembre del 2000 in occasione dell’anno del Giubileo e nel 2014 è stato oggetto di un riallestimento, che ha permesso di incrementare fortemente le collezioni e di migliorarne la fruizione. La struttura è inserita nella rete museale del Sistema Proust della Regione Lazio.
La visita attraverso le sale espositive si sviluppa in senso cronologico a partire dalla Preistoria all’età Medioevale, e lungo questo percorso sono dislocati in parallelo i pannelli didattico-esplicativi e le vetrine con i materiali archeologici, all’interno delle quali vi sono altri pannelli e note di approfondimento delle serie tematiche presenti. Il percorso espositivo è suddiviso nelle seguenti tre sezioni cronologiche: 1- Preistoria e Protostoria 2- Età Pre Romana e Romana; 3- Epoca Medioevale.
A queste si affianca una sottosezione di approfondimento, dedicata al mondo funerario romano, in cui sono presentate le diverse tipologie di sepoltura e di monumenti sepolcrali edificati nell'area di "Aquinum". All'interno di questa sezione si conserva il famoso sarcofago delle quadrighe (III secolo d.C.). Il percorso museale si conclude con una sezione dedicata ai Santi patroni di Aquino: in essa è possibile ammirare un quadro del XVIII secolo, con la raffigurazione di un giovane San Tommaso, e una pregiata statua lignea, del XVIII secolo, che rappresenta San Costanzo, Vescovo di Aquino.
Il Museo è intitolato all’archeologo siriano Khaled al Assad.
Il Museo della Città di Aquino è aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì, nei seguenti orari: Lunedì, Martedì, Giovedì 9:00 - 13:00; Venerdì 15:00 - 18:00; Sabato 9:00 - 18:00; Domenica 9:00 - 13:00 e 15:00 - 18:00.
Via Latina Antica 03031 Aquino (FR) e-mail: museo@comune.aquino.it Tel/Fax: +39 0776 729061
ingresso del Museo
Scavi davanti al museo
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Sarcofago romano delle quadrighe
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monumento funerario del seviro gaio eppanio filone museo della Citta di ...
X CLOSEkeyboard_arrow_leftmonumento funerario del seviro gaio eppanio filone museo della Citta di Aquino
Aquino Romana
L'Aquino romana era attraversata al suo centro dalla Via Latina, strada consolare dei primi tempi della Repubblica: La via Latina costituiva anche il Decumano Massimo (la Via principale) dell'antica Aquinum, città già esistente nel IV secolo avanti Cristo.
La prima organizzazione urbana di Aquinum (oggi Aquino provincia di Frosinone) risale all'avvento dei Volsci nella II metà del IV sec. a.c. e di quest'epoca sono i resti connessi ai luoghi di culto a ridosso di tre antichi laghi che tali restarono fino al XVI sec., ora scomparsi. Il toponimo deriva da una parola volsca che indicherebbe abbondanza d'acqua, dalla quale il nome latino Aquinum. Non si sa quando sia iniziata l'egemonia romana, si sa però che Roma fondò nel territorio di Aquino la colonia di Interamna Lirenas concomitante con la costruzione della via Latina, appunto nel 312 a.c., quale base per la guerra contro i sanniti, stipulando pertanto un trattato con gli aquinati. Il trattato non doveva essere sfavorevole agli aquinati, visto che durante il periodo repubblicano venne loro concesso il diritto di battere moneta. In effetti il centro si sviluppò solo con l’espansione romana nella valle del Liri, soprattutto dopo la costruzione della via Latina verso il 312 a.c.. Comunque le fonti storiche iniziano a parlare di Aquinum nel 211 a.c., durante la marcia di Annibale lungo la via Latina, e ne parla anche Tito Livio. Però Aquino rimase fedele a Roma e quando questo fu battuto il paese ebbe cospicue ricompense, da Roma, per la sua fedeltà.
Poichè Interamna (terra tra due fiumi) venne distrutta dai Sanniti nel 294 a.c., è evidente che Aquino acquistasse maggiore importanza nel territorio. Infatti Cicerone nella seconda delle sue Filippiche la chiama "frequens municipium" e come tale iscritta alla tribù Oufentina, e Silio la definisce ingens. Durante il secondo Triumvirato, quando vi si insediò una colonia di veterani di Antonio, fu governata dai duoviri. Con l’occasione il suo territorio viene riorganizzato e riedificato all'uso romano fin sotto Augusto, abbellendosi di numerosi e splendidi edifici pubblici. Anche le iscrizioni rinvenute nelle campagne circostanti aiutano a comprendere la fioritura della civiltà e della religione di Aquinum in quel tempo, un centro tanto prospero da raggiungere in epoca romana una popolazione di circa quarantamila abitanti. La città venne devastata alla fine del VI secolo dai Longobardi e rimase quasi spopolata. (tratto da https://www.romanoimpero.com/2011/01/aquino-lazio.html)
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Porta San Lorenzo
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Parco del Vallone
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Arco di Marcantonio
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