ll comune aveva il nome di Vallefredda fino al 1932 quando cambio il nome in Vallemaio prendendo dal nome del Monte Maio. Il Comune fu edificata dai conti di Suio, Ipati di Gaeta verso l'anno 1000. Solamente nel 1040 Vallefredda entrò nell’orbita Cassinese, infatti il luogo “qui dicitur Vallis frigida” è citato per la prima volta in quell'anno: in esso "Ugo figlio dell’Ipata di Gaeta Docibile II dona la quarta parte del Castello di Suio all’Abate Cassinese Richerio". Nell’anno 1057 il paese venne trasformato in un “Castrum” con mura, torri e porta di ingresso. La porta di ingresso e parti delle torri sono ancora visibili nel centro storico sopravvissuto agli eventi. Nel 1079, Vallefredda ottenne una delle prime carte di Libertà (“Chartae libertatis“) concesse dagli Abati, in cui si garantivano diversi diritti degli abitanti: con essa si stabiliva l’abolizione della servitù della gleba, della vendita e della schiavitù delle fanciulle, il libero matrimonio, l’abolizione dello jus primae noctis – diritto della prima notte – e si sanciva l’autonomia amministrativa della giustizia ed il riconoscimento degli usi e consuetudini locali come leggi amministrative. All’inizio dell’undicesimo secolo i vallefreddani si schierarono con i Normanni ma alla fine del secolo, MARKVALD, condottiero di parte imperiale li attaccò. Il paese venne quindi riconsegnato all’Abbazia. Nel 1299 Vallefredda venne occupata ed incendiata dalle truppe sveve capeggiate da Marcualdo. Nel 1421 Braccio di Montone, alla guida di truppe pontificie, occupò il paese e lo governò per molti decenni con metodi vessatori. Nel 1487 passò sotto la giurisdizione del regno di Napoli e venne amministrato da un ufficiale Regio. Probabilmente durante il XV secolo furono eseguiti dei lavori di ampliamento come farebbe supporre lo stemma dell’abate cassinese Antonio Carafa (1414-1442) tutt’ora collocato e visibile su una torre posta nel centro storico.
Le sculture nel borgo
Passeggiando lungo il borgo si possono ammirare le sculture realizzate scolpendo la roccia su cui la cittadina è costruita.
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Il Castello
Il Castello di Vallemaio è un’imponente struttura quando, nell’anno 1057, il paese venne trasformato in un “Castrum” con mura, torri e porta di ingresso. Esso è situato in cima alla collina con una vista mozzafiato sulla valle sottostante. Ricco di storia e fascino, il castello offre la possibilità di esplorare antiche sale e torri medievali.
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Memoria - il Museo delle ombre
Questo museo è dedicato alla memoria del 13-14 maggio 1944 in cui migliaia di uomini si affrontarono e lasciarono la vita in queste terre; infatti dall'11 al 14 maggio 1944 ci fu la conquista del Monte Maio, il settore chiave della linea Gustav. Il Corpo di Spedizione Francese (C.S.F.), guidato dal generale Alfonse Juin e composto da 130.000 uomini, riportò qui la vittoria contro i tedeschi.
Con provvedimento del 21/12/1999 del Ministro dell’Interno è stato insignito della Medaglia d’Argento al merito Civile poiché “Situato in posizione nevralgica durante la battaglia di Cassino, il Comune subì l’urto violento dei combattimenti che portarono allo sfondamento del fronte tedesco. La popolazione con indomito coraggio patì numerose perdite e ingenti danni all’abitato, intraprendendo poi con fierezza e con grande spirito di sacrificio la difficile opera di ricostruzione”. La consegna della medaglia di Argento al Merito Civile è avvenuta a Montecassino in occasione della Festa di S. Benedetto Patrono d’Europa il 21 marzo 2000 da parte dell’On. Enzo Bianco alla presenza di molte Autorità Militari Civili e Religiose.
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