Il Turismo delle Radici
Il Turismo delle Radici è quello relativo ai cittadini italiani che sono migrati all'estero e che tornano in vacanza in Italia per ritrovare i luoghi di origine a cui sono legati. In realta, si pone sotto questo stesso cappello il turismo che queste stesse persone alimentano facendo promozione dei luoghi natii nei luoghi attuali di residenza.
Questo tipo di Turismo è alimentato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il primo programma di sviluppo di questo tipo di Turismo è stato finanziato dal PNRR e ha riguardato, nel 2024, quasi 500 piccoli Comuni italiani (fino a 6.000 abitanti).
Riportiamo di seguito alcuni Comuni virtuosi che non hanno usato il piccolo finanziamento ottenuto per fare una festa fine a se stessa, ma che hanno attivato un processo per perseguire l'obiettivo nel tempo, modificando: strumenti, cultura, professionalità e strutture organizzative.
Questo tipo di Turismo è alimentato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il primo programma di sviluppo di questo tipo di Turismo è stato finanziato dal PNRR e ha riguardato, nel 2024, quasi 500 piccoli Comuni italiani (fino a 6.000 abitanti).
Riportiamo di seguito alcuni Comuni virtuosi che non hanno usato il piccolo finanziamento ottenuto per fare una festa fine a se stessa, ma che hanno attivato un processo per perseguire l'obiettivo nel tempo, modificando: strumenti, cultura, professionalità e strutture organizzative.
Peraltro chiedere a cittadini italiani all'estero di promuovere turisticamente il territorio comporta che alcuni Comuni che condividono un'offerta turistica comune lavorino sullo stesso progetto e sviluppino un'offerta consapevole basata sull'identità e le potenzialità dei luoghi.
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1. Acuto- Progetto Luna
Italea è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU.
Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all’organizzazione capillare di 20 gruppi, uno in ogni regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.
Italea è un progetto dedicato sia a chi conosce già le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri avi, sia a chi le deve ancora identificare, e che potrà avvalersi di una rete di genealogisti affidabili.
Il nome Italea deriva da “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi. Recidendone una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. Questo programma rappresenta la riconoscenza alla “pianta madre” al proprio fiorire nel mondo.
Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all’organizzazione capillare di 20 gruppi, uno in ogni regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.
Italea è un progetto dedicato sia a chi conosce già le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri avi, sia a chi le deve ancora identificare, e che potrà avvalersi di una rete di genealogisti affidabili.
Il nome Italea deriva da “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi. Recidendone una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. Questo programma rappresenta la riconoscenza alla “pianta madre” al proprio fiorire nel mondo.
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Art. 1(Oggetto e finalità)
1. La Regione interviene, nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti stabiliti dalla Costituzione in relazione all’attività in campo internazionale, a favore dei lavoratori laziali emigrati residenti all’estero e dei loro familiari per il superamento delle difficoltà inerenti al lavoro ed alle condizioni di vita, anche con iniziative finalizzate a sviluppare relazioni economiche e a valorizzare le professionalità degli stessi lavoratori, nonché per sostenere e rafforzare la loro identità etnica e rinsaldarne il legame con la terra d’origine.
2. La Regione interviene, altresì, a favore dei lavoratori emigrati che intendano rientrare definitivamente nel Lazio, agevolandone il reinserimento sociale e produttivo.