Il percorso dei musei della guerra
Molti sono i musei realizzati sulla guerra combattuta nell'area dove i Tedeschi hanno atteso gli Alleati per sbarrare loro la strada verso Roma, durante la seconda guerra mondiale.
Alcuni sono il frutto di un investimento pubblico come l'Historiale a Cassino e il Parco della memoria di San Pietro Infine realizzati entrambi da Officina Rambaldi, altri sono il frutto di un impegno privato di appassionati della materia. I primi sono sopratutto costruiti facendo uso di strumenti multimediali che sprofondano il visitatore all'interno dell'atmosfera dell'epoca. Vengono infatti utilizzati filmati, registrazioni in lingua originale dei personaggi della guerra, stampe e sopratutto un'atmosfera buia e triste, piena di significati subliminari. Un po' come il museo della guerra di Varsavia, che in un certo momento strappa addirittura le lacrime al visitatore per l'emozione che genera.
Altri sono il frutto di una raccolta attenta e certosina di oggetti di guerra da parte di appassionati: armi, divise, documenti, attrezzature. Esempi del genere sono: il museo della Winterline a Venafro e il casino Di Cicco a Sant'Apollinare.
Poi ci sono raccolte sparse ovunque: negli alberghi come la Campagnola a Cassino, nei ristoranti, raccolti in apposite vetrinette.
Infine ci sono i musei costruiti a ridosso dei cimiteri militari, come a Mignano Montelungo nell'ambito del Cimitero militare Italiano.
La memoria scritta è invece riportata nei numerosi libri scritti sulla storia di questa incredibile Guerra combattuta sulle diverse linee difensive tedesche. Ce ne sono di diversa natura. Alcuni scrittori sono soldati americani o inglesi che hanno vissuto direttamente quella storia, altri sono giornalisti che hanno fatto una attenta ricostruzione storica utilizzando i documenti ufficiali, altri sono cittadini italiani che hanno vissuto sulla loro pelle quella stagione e hanno visto morire o torturare le proprie genti, altri sono studiosi italiani che hanno raccolto le storie e la documentazione per rendere pubblico ciò che è successo.
Alcuni sono il frutto di un investimento pubblico come l'Historiale a Cassino e il Parco della memoria di San Pietro Infine realizzati entrambi da Officina Rambaldi, altri sono il frutto di un impegno privato di appassionati della materia. I primi sono sopratutto costruiti facendo uso di strumenti multimediali che sprofondano il visitatore all'interno dell'atmosfera dell'epoca. Vengono infatti utilizzati filmati, registrazioni in lingua originale dei personaggi della guerra, stampe e sopratutto un'atmosfera buia e triste, piena di significati subliminari. Un po' come il museo della guerra di Varsavia, che in un certo momento strappa addirittura le lacrime al visitatore per l'emozione che genera.
Altri sono il frutto di una raccolta attenta e certosina di oggetti di guerra da parte di appassionati: armi, divise, documenti, attrezzature. Esempi del genere sono: il museo della Winterline a Venafro e il casino Di Cicco a Sant'Apollinare.
Poi ci sono raccolte sparse ovunque: negli alberghi come la Campagnola a Cassino, nei ristoranti, raccolti in apposite vetrinette.
Infine ci sono i musei costruiti a ridosso dei cimiteri militari, come a Mignano Montelungo nell'ambito del Cimitero militare Italiano.
La memoria scritta è invece riportata nei numerosi libri scritti sulla storia di questa incredibile Guerra combattuta sulle diverse linee difensive tedesche. Ce ne sono di diversa natura. Alcuni scrittori sono soldati americani o inglesi che hanno vissuto direttamente quella storia, altri sono giornalisti che hanno fatto una attenta ricostruzione storica utilizzando i documenti ufficiali, altri sono cittadini italiani che hanno vissuto sulla loro pelle quella stagione e hanno visto morire o torturare le proprie genti, altri sono studiosi italiani che hanno raccolto le storie e la documentazione per rendere pubblico ciò che è successo.